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Channel: rete capri – Nuovo Cinema Locatelli
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16 film stasera in tv (mercoledì 22 gennaio 2020, tv in chiaro)

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Jason Bourne

I soliti sospetti

La ragazza del treno

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L’allegro fantasma di Amleto Palermi, con Totò (1941), Rete Capri (canale 122 dt), ore 21:00.
Il Totò che pochi conoscono davvero, quello degli inizi, il più scatenato e avanguardistico (rintracciate difatti da qualche studioso le sue parentele con il surrealismo). Un Totò del 1941 diretto, come già nel San Giovanni decollato, da Amleto Palermi, che si scatena nelle parti di due, anzi tre, gemelli, e potete immaginare i fuochi d’artificio. L’innesco, e il pretesto, narrativo è un’eredità lasciata da un nobiluomo ai figli avuti segretamente da una cavallerizza da circo. C’è anche un giovane Paolo Stoppa.
Profondo rosso di Dario Argento, Cine34, ore 21:08.
Scelta d’amore – La storia di Hilary e Victor di Joel Schumacher. Rai Movie, ore 21:10.
Del 1991, riprende dal classico Love Story il binomio amore & malattia (più lacrime), diventando a sua volta il precursore dell’attuale, fortunatissimo genere young adult dei sick movies alla Colpa delle stelle e A un metro da te. Hilary viene assunta da un ricco signore perché faccia da infermiera e badante del malatissimo figlio. Ovviamenta sarà, tra siringhe e pillole, amore. Con Julia Roberts, reduce da Pretty Woman, e il Campbell Scott del Tè nel deserto di Bertolucci.
Il cacciatore di Michael Cimino, Iris, ore 21:13.
La ragazza del treno, Rai 4, ore 21:15.
Shall We Dance?, Nove, ore 21:25.
Gran successo personale di Richard Gere nella parte di un signore stanco della sua routine borghese che si iscrive a un corso di danza. Grazie ache all’incontro con Jennifer Lopez scoprirà il linguaggio del corpo e tutte le regole (e non regole) dell’attrazione
Jason Bourne, Italia 1, ore 21:26.
Un marito per Cinzia di Melville Shavelson, la7d, ore 21:30.Uno dei primi film hollywoodiani di Sofia Loren (siamo nel 1958), quale figlia di un musicista italiano arruolata come babysitter da un piacente e benestante vedovo con figlioli a carico. Anche qui: indovinate come va a a finire (se serve un indizio, eccolo: Tutti insieme appassionatamente). Lui è Cary Grant, e si dice che allora fosse innamorato perso della Loren. Sarà vero?
Jane Eyre di Carey Fugunaga, Paramount Network,ore 23:00.
Le novizie di Guy Casaril, Cielo, ore 23:05.
Come si può resistere a un film (francese) dl 1970 con la gran coppia femminile Brigitte Bardot-Annie Girardot? Storia improbabilissima e sciocca, e falso-peccaminosa, di una quasi-suora che, lasciato il convento, si rifugia da una prostituta e le dà una mano a procacciarsi i clienti. Uno strano sodalizio che avrà sviluppi imprevedbili.
Un bacio di Ivan Cotroneo, Rai Movie, ore 23:30.
Top Model di Joe D’Amato, Cine34, ore 23:31.
Erotico italiano dei tardi anni Ottanta firmato da quello che oggi è ritenuto dalle fanzine e webzine più oltranziste un maestro del genere, Joe D’Amato, aka Aristide Massaccesi. Trama che solo nei B-movies di quel periodo ancora libero-e-selvaggio era possibile: una (improbabile) scrittrice sta preparando un libro sula prostituzione. Per coniscere da vicino e dall’interno quel mondo – è una scrittrcie assai scrupolosa – decide di mettere in piedi un’agenzia di e cort. Che naturalmente funzionerà benissimo e consentirà a Joe D’Amato di realizzare una discreta galleria di amplessi softcore. Con due delle sue atrici-totem: Jessica Moore e Laura Gemser (D’Amato è anche il regista dei sequel di Emanuelle nera).
I ponti di Toko-Ri di Mark Robson, la7d, ore 23:40.
Del 1954, un combat film quasi instant sulla guerra di Cirea, finita appena pochi mesi prima. Con al centro un pilota americano incaricato di una missione quasi impossibile e al limite del suicidio, bombardare alcuni ponti in mano al nemico nordcoreano. Patriottico ma non smargiasso, con ampio spazio dedicato ai dubbi e ai tormenti del suo main character. Fu un grande successo di pubblico. Con William Holden e Grace Kelly.
I soliti sospetti di Bryan Singer, Italia 1, ore 23:53.
Visto e rivisto. Sempre formidabile. Sono dell’idea che I soliti sospetti sia lo psycho-thriller migliore dell’ultimo quarto di secolo, e non sto esgerando. Nessuno meglio del Bryan Singer di questo film riesce a farti respirare la paura, a comunicarti la minaccia. Colto, europeizzante, denso di riferimenti, con qualcosa del Roman Polanski anni Sessanta-Settanta e delle leggende del terrore del Centroeuropa. Keyser Söze è ormai leggenda. Purtroppo Singer non si sarebbe mai più ripetuto ai livelli di questo folgorante esordio.
Allacciate le cinture di Ferzan Ozpetek, Nove, ore 23:55.
Mondo cane di Gualtiero Jacopetti, Cine34, ore 1:05.


19 film stasera in tv (venerdì 24 gennaio 2020)

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Lucy

Tre passi nel delirio (episodio ‘William Wilson’)

Il segreto di Agatha Christie

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Perdutamente tua di Irving Rapper, Rete Capri (canale 122 dt), ore 21:00.
Quando Bette Davis era la regina del melodramma hollywoodiana. Di quel periodo Perdutamente tua (anno 1942) è uno dei titoli forti. Con B Davis nel ruolo di una ragazza, Charlotte, resa nevrotica e infelice da una madre-padrona. Sarà in una casa di cura che scoprirà, anche grazie allo psichiatra che la segue, di poter diventare un donna deisderabile, amata, autonoma. E da lì comincia il suo lungo e tortuoso itinerario di emancipazione. Ma ci saranno parecchi ostacoli a complicarle il viaggio. Con Paul Henreid, futuro marito di Ingrid Bergman in Casablanca.
Il labirinto del silenzio di Giulio Ricciarelli, Rai Movie, ore 21:10.
Operazione U.N.C.L.E. di Guy Ritchie, canale 20, ore 21:13.
Ancora vivo di Walter Hill, Iris, ore 21:14.
The Tree of Life di Terrence Malick, Tv 2000, ore 21:17.
Benvenuto Presidente! di Riccardo Milani, Rai 3, ore 21:20.
Clown di Jon Watts, Italia 2, ore 21:20.
Si dovrà pure un giorno l’altro fare la conta di tutti i film horror con clown creature del male. Tra i casi più recenti questo del 2016 con sceneggiatura co-firmata da Eli Rorth: ove si racconta di un buon poadre di famiglia che per intrattentener il figlio e i suoi amichetti a una festa indossa un costune da clown trovato in una cantina. Non riuscirà pià a toglierselo, la maschera si fisserà alla sua faccia, il costume diventerà la sua seconda pelle. Mentre lui si trasformerà in un assassino. Colpa di un’antica leggenda irlandese.
Lucy di Luc Besson, Italia 1, ore 21:25.
Assassination con Charles Bronson, Spike, ore 21:30.
Tardo Bronson-movie del 1987 nel quale il divo faccia-di pietra si ritaglia la parte a lui assai congeniale di un boduguard chiamato alla Casa Bianca per proteggere la first lady. Si renderà conto che qualcuno la vuole uccidere e quel qalcuno, sospetta la fedele guardia del corpo, è molto, molto vicino a lei. Con Jill Ireland, che di Brosnan era la moglie.
La verità negata di Mick Jackson, Rai Movie, ore 23:10.
Inception di Christopher Nolan, Italia 1, ore 23:21.
D’amore e ombra di Betty Kaplan, Cielo, ore 23:25.
Una di quelle storia di Isabel Allende con dentro il Cile dello zio e quello di Pinochet, protagonista un fotografo ovviamente antiregime. Con Antonio Banderas, Jennifer Connelly e Stefania Sandrelli. Abbastanza imbarazzante quando svolta in mélo-con-impegno.
USS Indianapolis di Mario Van Peebles, canel 20, ore 23:32.
Ibrida il combat film con il genere survivor (e pure con il disastser movie) questo film del 2016 firmato da quel Mario Van Peebles che nei primi anni Novanta si era rivelato con il tostissimo New Jack City, per poi spegnersi in una pur dignitosa routine. WWII, fronte del Pacifico. L’incociatore USS Indianapolis trasporta l’atomica che dovrà essere sganciata su Hoiroshima. Ma viena colpito e affondato con il suo carico e l’equipaggio. Incomincia la lotta pr sopravvivere, mentre intorno – siamo al largo delle Filippine – danzano gli squali. Com Nicolas Cage.
Spy di Paul Feig con Melissa McCarthy, Rai 2, ore 23:45.
Esplosivo successo al box office Usa di Melissa McCarthy, anche qui diretta, come in Le amiche della sposa, da Paul Feig. Susan è impiegata come analista presso la Cia, un lavoro d’ufficio senza scosse che le consente di vivere le avventur e disavventure del mestiere di spia solo attraverso i racconti dei colleghi sul campo. Ma un giorno capita che i migliori agenti si ritrovino con le loro identità di copertura bruciate, e allora toca a lei andare in prima linea, e lo farà a modo suo. Non storcete il naso: Melissa McCarthy è una comedian travolgente, impossibile resisterle. C’è Jude Law.
Il segreto di Agatha Christie di Michael Apted, la7, ore 1:00.
Porta la firma di Michael Apted questo film del 1979 che mette in bella copia e con impeccabile calligrafia il più strano episodio nella vita di Agatha Christie signora del mystery. Succede che la scrittrice, già assai nota, un giorno fa le valigie e scompare. La polizia brancola senza costrutto, il marito non collabora. Sarà un giornalista a scoprire la verità: Agatha se n’è andata dopo che il marito le ha chiesto il divorzio per sposare un’altra:la sua segretaria (un classico). La scrittrice viene ritrovata in un hotel – registrata sotto il nome della rivale!, Freud dove sei? – ma il mistero su che cos’abbia fatto o volesse fare davvero in quei giorni non sarà mai chiarito. Con Vanessa Regrave e Dustin Hoffman. Il futuro 007, nonché in quegli anni compagno nella vita della Redgrave, Timothy Dalton, è il marito. Fu allora un film amatissimo dalle signore (costumi impeccabili già Downton Abbey).
Francofonia di Alexander Sokurov, Rai 3 (Fuori orario), ore 1:15. Prima tv.
Tre passi nel delirio di Fellini-Vadim-Malle, Rai 4, ore 1:40.
Tre registi per tre episodi tratti da Edgar Allan Poe. Il risultato, anno 1968, è altissimo. Roger Vadim dirige la sua musa di allora Jane Fonda (e il fratello Peter Fonda prima di Easy Rider!) in Metzengerstein, storia di un’aristocratica assetata di sangue che nella ue mani diventa una fosca creatura pop, l’altra faccia di Barbarella. Meraviglioso l’episodio di Louis Malle, William Wilson, tutto girato a Bergamo Alta, con un Alain Delon perseguitato dal suo doppio e dal senso di colpa, e  folgorante cameo di una Brigitte Bardot bruna fumatrice di sigaro alla George Sand. Ovviamente il più celebrato del trittico è il Toby Dammit di Federico Fellini, con un Terence Stamp devastata star hollywodiana oltre ogni viale del tramonto che arriva a Roma a ritirare un premio e girare un film: puro espressionismo horror, un referto senza pietà sul disfacimento e la putredine fisico-morale della Hollywood sul Tevere. Sofia Coppola ha dichiarato di essersi ispirata proprio a questo episodio per la trasferta ai Telegatti del protagonista del suo Somewhere.
Adua e le compagne di Antonio Pietrnageli, Cine34, ore 2:05.
Kommunisten di Jean Marie Straub, Rai 3 (Fuori orario), ore 2:40. Prima tv.

Film stasera in tv: I SABOTATORI di Alfred Hitchcock (domenica 26 gennaio 2020)

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I sabotatori di Alfred Hitchcock, Rete Capri (122 dtt), ore 21:00. Domenica 26 gennaio 2020.
Annex - Cummings, Robert (Saboteur)_NRFPT_01417Uno dei primi film americani di Hitchcock – è del 1942 -, non così famoso come altri suoi, e spesso confuso con quel Sabotaggio che aveva girato in Inghilterra un po’ di anni prima, nel 1936. Un uomo di nome Barry Kane viene accusato di aver sabotato la fabbrica dove lavora. ma è innocente. Per provarlo si metterà all’inseguimento del colpevole, fino all’epilogo spettacolare sulla Statua della Libertà. L’uomo qualunque trascinato in storie più grandi di lui tirando fuori l’eroe che c’è in lui, come poi succederà in Intrigo internazionale (anche le scene finali si assomigliano parecchio). E l’inseguimento disperato del villain prima che combini guai anticipa Delitto per delitto. Insomma, film seminale per Hitchcock e per i molti suoi replicanti. Con Robert Cummings, un attore di commedie riciclato in eroe quotidiano. Con il solito disincanto con cui guarda a sé e al proprio lavoro, AH nel libro-intervista con Truffaut di Sabotatori parla piuttosto male, peggio di quanto abbiano fatto i suoi peggiori critici, lamentandosi dell’attore protagonista, dell’attrice, Priscilla Lane, che gli fu imposta (e Truffaut che infierisce:: “Era molto ordinaria e anche un po’ volgare”). E poi, aggiunge Hitch: “…c’è un grave errore in tutta la scena (si riferisce al finale sulla statua della Libertà): non è il cattivo che avrebbe dvuto rimanere sospeso nel vuoto, ma il protagonista; in questo modo la partecipazione del pubblico sarebbe stata dieci volte maggiore”. Collaborò alla sceneggiatura anche Dorothy Parker, la madre di tutti i giornalismi perfidi di costume (con discepole ancora oggi, anche in Italia), e Hitchcock la omaggia di un “ha inventato alcune soluzioni veramente spiritose”. Che detto da lui è tanta roba.

Il film imperdibile stasera in tv: LA SPIA IN NERO di Michael Powell (merc. 4 marzo 2020, tv in chiaro)

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La spia in nero di Michael Powell (1939). Rete Capri (122 dtt), ore 21:00, mercoledì 4 marzo 2020.
The-Spy-in-BlackCultistico. E come potrebbe non esserlo, visto che si tratta del film – anno 1939! – che vede nascere il sodalizio tra Michael Powell e Emeric Pressburger destinato a creare nelle decadi a seguire cinemeraviglie come Scarpette rosse, Narciso nero, Scala al paradiso. Anche se in questa spy story a firmare ufficialmente la regia è il solo Powell, mentre Pressburger figura come cosceneggiatore. Ma è già grande cinema, con tutta la morbidezza di tocco e e il segreto pulsare delle passioni e delle ossessioni che distinguerà il lavoro insieme dei due. Siamo al tempo della prima guerra mondiale, con un comandante tedesco di un U-Boot che raggiunge clandestinamente un’isola delle remote Orcadi britanniche per incontrare la sua informatrice, la maestra del posto, spia sotto copertura al servizio della Germania. Le cose si complichereanno quando la storia da professionale tenderà a farsi assai privata e appassionata tra lui e lei, mentre come in ogni spionistico cominciano i doppi e tripli giochi. Patriottico sì, ma con sguardo assai benevole sul comandante tedesco Hardt che si ritrova là nelle Orcadi intrappolato in una partita che pensava invece di poter condurre e tenere sotto controllo. Sarà l’eros a scompaginare tutto, indirizzando il film verso un finale straziante. Se teniamo conto che La spia in nero è del 1939, mentre già si sentono i rumori e le esplosioni dell’imminente nuova guerra tra Gran Bretagna e Germania, risulta ancora più apprezzabile la non demonizzazione da parte di Powell del suo protagonista tedesco. Un nemico umano, molto umano, interpretato con il solito magnetismo dall’immenso Conrad Veidt, sì, la creatura inquietante di Il gabinetto del dottor Caligari. La maestrina è Valerie Hobson, che si ritaglierà negli anni successivi un ruolo non secondario nel cinema inglese. Ma che passerà alla storia soprattutto come moglie sfortunata di John Profumo, il politico conservatore coinvolto nei primi anni Sessanta in un clamoroso scandalo sessuale.

22 film stasera in tv (sabato 7 marzo 2020, tv in chiaro)

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L’indossatrice

Rendition. Detenzione illegale

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L’indossatrice di George Cukor, Rete Capri (122 dtt), ore 21:00.
Film di George Cukor del 1950, non tra i suoi più conosciuti e visti. Con una Lana Turner che tornava sul set dopo un paio di anni di asenza e per niente propensa a interpretare il film: fu Louis B. Mayer (l’orco, per intenderci, di Judy) a costringerla. Storia di una giovane donna che lascia la provincia per approdare a New York e intraprendere la carriera di mannquin,come si diceva allora. Coniscerà ben presto le gioie e soprattutto i lati ingannevoli del mestiere assistendo al suicidio di un’amica-collega terrorizzata di perdere il lvaoro e il suo status per l’avanzare degli anni. Complicazioni anche su fronte-sentimenti, per via di un innamofamento con un lui sposato e blindato nel matrimonio. Tranche de vie con derive nel melodramma adeguatamente condotta dal ‘regista per signore’, come lo avevano marchiato a Hollywood, George Cukor. Lui è l’abbastanza detestabile Ray Milland (Giorni perduti, Delitto perfetto). Imerdibile per chi ama la moda e i suoi riti, sopratutto quelli remoti e dimenticati dei primi anni Cinquanta.
Il buio nell’anima di Neil Jordan, Iris, ore 21:00.
Jodie Foster si trasforma in giustiziera della notte, dopo che in un agguato le hanno ucciso il fidanzato. Si procurerà una pistola, andrà a caccia dei mlavagi che si muovono nel buio della metropoli. Neil Jordan aggiunge un che di malato e di espressionista a una storia mille volte vista, e qui virata al femminile.
Troppo forte di Carlo Verdone, Rai Storia, ore 21:10.
Il bianco, il giallo, il nero di Sergio Corbucci, Cine34, ore 21:10.
Un italian-western del 1975, in anni di piena decadenza del genere. Sicché Coprbucci la butta sul farsesco, con tre avventurieri diversamente lestofanti a caccia di un tesoretto. Tomas Milian fa il giapponese in un clamoroso macchiettone, gli altri sono Giuliano Gemma e Eli Wallach. Il buono il brutto il cattivo buttato in parodia.
Albert Nobbs di Rodrigo Garcia, la7, ore 21:15.
Gremlins 2 – La nuova stirpe di Joe Dante, Italia 2, ore 21:20.
Sequel sempre firmato Joe Dante dell’horror delle pucciose creaturine pronte però a trasformarsi in orripilanti mostriciattoli.
Miranda di Tinto Brass, Cielo, ore 21:20.
I due superpiedi quasi piatti di E.B. Clucher, Rete 4, ore 21:25.
Bud Spencer e Terence Hill tornano a farsi dirigere – è il 1977 – dall’Enzo Barboni che aveva fatto di loro due superstar con Trinità. Siamo a Miami. Due aspiranti rapinatori vengono scambiati per aspiranti agenti di polizia: per non tradirsi dovranno arruolarsi davvero. Ovvio che si tasformeranno in ottimi poliziotti.
Agente 007. Thunderball (Operazione tuono) di Terence Young, Tv8, ore 21:30.
American Hustle di David O. Russell, Rai Movie, ore 22:50.
Seven Women di Yvonne Sciò, Rai Storia, ore 23:00.
Film da sera della vigilia (della festa della donna). Già attrice e condutrice (di Non è la Rai), Sciò realizza nel 2017 questo documentario, il suo secondo dopo quello sulla fotografa social newyorkese Roxanne Lowit, intorno a sette donne che hano saputo affermarsi e andare lontano. Tra di loro, Rosita Missoni e Rula Jebreal.
Elizabeth di Shekhar Kapur, la5, ore 23:10.
L’ussaro sul tetto di Jean-Paul Rappeneau, la7, ore 23:15.
Killer Kid di Leopoldo Savona, Cine34, ore 23:15.
Uno dei titoli di quell’immensa costellazione cinematografica che è il western all’italiana. Del 1967, con Anthony Steffen (aka Antonio De Teffè) e il mitologico Fernando Sancho, icona del genere. Alla regia Leopoldo Savona.
L’uomo sul treno di Jaume Collet-Serra, Rai 4, ore 23:30.
In originale The Commuter, ovvero il pendolare, perché tale è, come si scoprirà ben presto in corso di visione, il protagonista. Più che discreto, anzi alquanto avvincente e anomalo thriller ferroviario realizzato in terra americana dallo spagnolo (catalano?) Collet-Serra. Con l’ottima copia Liam Neeson-Vera Farmiga, attrice sottovalutata e invece in grado come poche di suggerire minaccia e ambiguitò. Un commuter (Neeson) viene avvicinato da una demoniaca signora (Farmiga) che gli propone una sfida, un gioco: soldi, molti, se riuscirà a identificare sul treno un pericoloso, potenziale attentatore. Sarà solo l’inizio di una complicata partita orchestrata a distanza dalla misteriose adecatrice in cui l’everyman Michael si ritroverà trasformato da cacciatore in preda. Lambiccato, ma mai banale. A me non dispiacque per niente.
Rendition. Detenzione illegale di Gavin Hood, Iris, ore 23:40.
Il gioco di Ripley di Liliana Cavani, la7d, ore 1:10.
The Exorcism of Emily Rose, Rai 4, ore 1:20.
Starbuck – 533 figli e non saperlo, Rai Movie, ore 1:30.
The Conspirator di Robert Redford, Rai 1, ore 1:45.
Per amor vostro di Giuseppe M. Gaudino, Rai 3 (Fuori orario), ore 1:50.
Il fattore umano di Otto Preminger, Iris, ore 2:00.

18 film stasera in tv (venerdì 20 marzo 2020, tv in chiaro)

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Atomica Bionda

La via della morte

L’uccello dalle piume di cristallo

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J. Edgar di Clint Eastwood, Iris, ore 21:00.
La via della morte di Anthony Mann, Rete Capri (122 dtt), ore 21:00.
Un noir girato da Anthony Mann nell’anno 1949, prima della serie di western che l’avrebbero comsegnato alla storia del cinema. Un giovane uomo ruba per bisogno e disperazone il portadocumenti di un gangster: ci troverà una cifra enorme. Naturalmente finirà nei guai, diventando il bersaglio del malavitoso, deciso a eliminarlo. Con Farley Granger (Senso, Nodo alla gola).
Dark Shadows di Tim Burton, canale 20, ore 21:05.
Amore, cucina e curry di Lasse Hallström, Rai Movie, ore 21:10.
Il delitto perfetto di Alfred Hitchcock, Top Crime, ore 21:10.
Orgoglio e pregiudizio di Joe Wright, la5, ore 21.10.
Atomica bionda di David Leitch, Italia 1, ore 21:20.
La gente che sta bene di Francesco Patierno, Rai 3, ore 21:20.
Arizona Colt di Michele Lupo, 7Gold, ore 23:00.
Italian western del 1966, uno dei più classici e composti, e meno selvaggi. Con Giuliano Gemma bravo pistolero contro tutti. Con il più grande caratterista degli italian western, Fernando Sancho, e, culto!, con Corinne Marchand: sì, la protagonista del leggendario Cléo dalle 5 alle 7 di Agnès Varda.
Donne sull’orlo di una crisi di nervi di Pedro Almodovar, Cielo, ore 23:15.
Proprio lui? di John Hamburg, Rai Movie, ore 23:15.
Matrix delle sorelle Wachowski, canale 20, ore 23:30.
Hereafter di Clint Eastwood, Iris, ore 23:50.
In nome del popolo italiano – Marco Biagi, Rai Storia, ore 1:00.
Documentario di Gianfranco Giagni sul giuslavorista ucciso dalle nuove Brigate Rosse nel 2002 a Bologna.
Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova di Luigi Comencini, Rai Movie, ore 1:10.
Piccolo capolavoro – anno 1969 – di Comencini sull’iniziazione di Casanova all’arte della seduzione. La leggerezza della commedia all’italiana applicata a un racconto di formazione settecentesco, e incredibilmente funziona. Scenografie e costumi del mitico Piero Gherardi ispirati alla pittura veneziana. Della serie: cos’era il cinema italiano di una volta. Cast femminile di culto, con Senta Berger e Tina Aumont. Il protagonista è Leonard Whiting, allora reduce dallo zeffirelliano Romeo e Giulietta.
Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti di Apichatpong Weerasethakul, Rai 3-Fuori Orario, ore 1:15.
L’uccello dalle piume di cristallo di Dario Argento, Rai 2, ore 2:00.
Stray Dogs di Tsai Ming-liang, Rai 3-Fuori Orario, ore 3:15.

16 film stasera in tv (lunedì 23 marzo 2020, tv in chiaro)

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Gli amanti del sogno

Curiosa

 

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Gli amanti del sogno di William Dieterle, Rete Capri (122 dtt), ore 21:00.
Pronti a morire di Sam Raimi, Rai Movie, ore 21:10.
Jack Ryan – L’iniziazione, Paramount Network, ore 21.10.
Ritorna in questa versione-reboot del 2013 l’agente Cia creato da Tom Clancy e già interpretato da Harrison Ford. Stavolta al posto suo c’è Chris Pine, mentre alla regia troviamo un Kenneth Branagh che, come in Thor e Cenerentola, abbandona Shakespeare per buttarsi voluttuosamente sul cinema ultrapop. I cattivi son russi, come ai tempi belli dell’Unione sovietica e delle migliori spy stories della nostra vita. La fanciulla è Keira Knightley. Cultistica apparizione del mitologico Mikhail Baryshnikov. Branagh si concede un ruolo moscovita divertendosi parecchio.
L’esorcista – versione integrale di William Friedkin, Iris, ore 21.11.
Rogue One: A Star Wars Story di Gareth Edwards, canale 20, ore 21:13.
22 Minutes, Italia 2, ore 21:20.
Curiosa di Lou Jeunet, Cielo, ore 21:20.
Film made in France dell’anno scorso che va a ricostruire frammenti, quelli con più risvolti erotici, del poeta-scrittore simbolista Pierre Louÿs, uno di quegli intellettuali francesi del secondo Ottocento che abbinarono esplorazioni letterarie e stilistiche a maledettismi esistenziali. Qui si racconta della storia infinita di Pierre per Marie de Heredia, andata sposa al suo migliore amico ma che resterà sua amante per anni. E del successivo soggiorno in Algeria dove con Zohra, una ragazza nordafricana, avrà un’altra importante relazione, anche professionale. Con Niels Schneider, lanciato a suo tempo da Xavier Dolan in Les amours imaginaires, Noémie Merlant (l’abbiamo appena vista in Ritratto della giovane in fiamme di Céline Sciamma) e la molto emergente Jordana Camélia.
Harry Potter e il prigioniero di Azbakan di Alfonso Cuaron, Italia 1, ore 21:23.
Le meraviglie di Alice Rohrwacher, Rai 5, ore 22:11.
Jimmy Bobo – Bullet to the Head di Walter Hill, Paramount Network, ote 23.00.
Gli ultimi giganti di Andrew McLaglen, Rai Movie, ore 23:00.
Tardissimo western del 1976 diretto da MacLagen, regista prediletto da John Wayne. Che qui però non c’è: al posto suo, nel ruolo di un maturo pistolero costretto dagli eventi a ridiscendere in campo e a reimpugnare la pistola, c’è Charlton Heston. Di quegli western che allora venivano detti crepuscolari, con eroi stanchi e malridotti quanto il genere cinematografico che fa loro da cornice. L’antagonista di Heston è il biancocrinito James Coburn.
Amore senza confini – Beyond Borders, la5, ore 23:11.
Angelina Jolie si innamora di un medico senza frontiere (Clive Owen) e attravero di lui conosce i drammi del mondo.
Maladonna di Bruno Gaburro, Cielo, ore 23:15.
Consigliatissimo da Marco Giusti, l’enciclopedista-classificatore del nostro cinema bis. Grande performance dopo Malombra della signora del nostro pornosoft, Paola Senatore. Che sarebbe poi passata all’hard, anche per via di guai personali e giudiziari che ne avevano assai complicato la carriera.
Blade, canale 20, ore 23:42.
Il primo dei film sull’eroe Marvel antivampiri. Wesley Snipes nel ruolo della vita. Il sequel verrà girato da Guillermo del Toro (questo è di Stephen Norrington).
Il massacro di Fort Apache di John Ford, Rai Movie, ore 0:40.
Good Kill di Andrew Niccol, Paramount Network, ote 1:00.

Un film raro stasera in tv: L’AMMALIATRICE di René Clair (martedì 24 marzo 2020, tv in chiaro)

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L’ammaliatrice (The Flame of New Orleans) di René Clair, Rete Capri, ore 21:00. Martedì 24 marzo 2020.
Imperdibile, sempre che Rete Capri almeno stavolta rispetti il formato originale e non lo distorca, come purtroppo spessissimo succede, rendendo il film inguardabile. Incrociamo le dita (e inoltriamo ai programmatori di Rete Capri la supplica di mettere fine al consueto scempio. Grazie). Primo film, anno 1941, dell’avventura a Hollywwood del già surrealista René Clair, che si prende la superdiva pure lei émigrée dall’Europa all’America Marlene Dietrich per imbastiore un racconto beffardo e cinico pur nei modi eleganti e nelle dovizie del period movie. Partendo da una storia, o leggenda?, di New Orleans, quella di una signora di gran fascino e malie venuta dalla Francia e scomparsa lì, sulle rive del Mississippi, la sera delle sue nozze con un banchiere loocale. Suicidio!, fu la sentenza popolare (correva l’anno 1840). Ma René Clair ribalta il mito e ricostruisce a modo suo, in flshback, quel che si cela dietro la sparizione di Mdame. Che, apprendiamo in corso di film, è un’avventuiera e sciantosa ben decisa a trovare la sua fortuna nel Nuovo Mondo costi quel che costi. Ruolo di cinismi e disincanti, dunque perfetto per Marlene Dietrich, ancora una volta femme fatale cui nessun maschio resiste. Disastro al box office. Troppo sottile, commentò perfido René Clair, per il pubblico americano.


23 film stasera in tv (martedì 24 marzo 2020, tv in chiaro)

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Prometheus

L’arbitro

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L’ammaliatrice di René Clair, Rete Capri, ore 21:00.
Il sindacalista di Luciano Salce, Cine34, ore 21:09.
Commedia operaista girata da Luciano Salce nell’anno del Signore 1972. Ovvero nella piena contestatrice del dopo-Sessantotto. Si cerca di intercettare lo Zeitgeist, lo spirito ribelle e antagonista al ‘sistema’ del tempo, imbastendo un’implausibile storia con Lando Buzzanca quale metalmeccanico – ovviamente di origine sicula – che molto si impegna quale sindacalista nella fabbrica in cui lavora. Ma, credendo di fare gli interessi dei compagni, farà incosapevolmente il gioco del padrone. Dimenticatissimo. Riesumato da Cine34, che sta esplorando giorno dopo giorno ogni cunicolo dei B-movies italiani.
Gomorra di Matteo Garrone, Rai Movie, ore 21.10.
A proposito di Henry di Mike Nichols, Paramount Nrtwork, ore 21.11.
Il cinico manager Harrison Ford perde la memoria. Grazie all’amore e alla dedizione di chi gli sta vicino a poco a poco recupera e riscopre i valori veri della vita. Edificante, ma per fortuna il regista è Mike Nichols (Il laureato).
La legge del capestro di Robert Wise, Iris, ore 21.11.
Recuperare e rivalutare Robert Wise, ricordato oggi perlopiù per West Side Story e Tutti insieme appassionatamente, ma arrivato a quegli enormi successi dopo anni di incursioni in più generi, dal noir all’horror al bellico al western. Come questo La legge del capestro, anno 1956, starring un attore feticcio dei gangster movie come James Cagney quale ranchero che se la deve vedere con un manipolo di ladri di cavalli. A dargli una mano sarà un giovanotto venuto da lontano.Non mamca, ovvio, un subplot romantico (la signorina di cui il ragazzo si innamora è, incredibilmente, una Irene Papas giovanissima chissà come approdata a Hollywood).
Giovanna D’Arco di Luc Besson, Cielo, ore 21:15.
Giovanna secondo Luc Besson, starring la sua ex Milla Jovovich. Film fracassone e sanguinolento. Una Jeanne D’Arc conbattente, non certo la più spirituale e ieratica della storia del cinema.
The Walk di Robert Zemeckis, Rai 5, ore 21:16.
Prometheus di Ridley Scott, Rai 4, ore 21:21.
Harry Potter e il calice di fuoco, Italia 1, ore 21:25.
Quarto episodio del franchise. Solo per gli addicted (ovvero i due terzi del genere umano) del piccolo mago occhialuto.
Commando di Mark Lester, Rete 4, ore 21:25.
Schwarzie-movie della metà degli anni Ottanta, il periodo aureo del nerboruto venuto dall’Austria. Arnold stavolta è un marine cui viene rapita la figlia da un banda di malfattori al soldo e al servizio di un losco dittatore. Riprenderà le armi e sarà, ovvio, massacro. Da rivedere per capire come si sia consolidato il mito tutto ottantesco degli uomini forti di celluloide.
Balla coi lupi di Kevin Costner, Tv8, ore 21:30.
Brüno con Sacha Baron Cohen, canale 20, ore 22.37.
Basta guardarla di Luciano Salce, Cine34, ore 23:00.
I sogni segreti di Walter Mitty, Paramount Network, ore 23:00.
Le regole dell’attrazione di Roger Avary, 7Gold, ore 23:00.
Codice Magnum, Rete 4, ore 23:24.
Noir/crime-story del 1986 prodotto da Dino De Laurentiis su misura dell’allora action hero Arnold Schwarzenegger, assemblaggio di muscoli poderosi e robotica inespressività facciale, che nemmeno il botox. Chi ha fatto la soffiata e guidato un commando di killer verso il rifugio segreto di un testimone e relativa scorta? Se lo chiede lo sceriffo Stanton allorché arriva sul posto, constatando la strage nella quale ha perso la vita anche suo figlio, che della scorta faceva parte. Per identifcare il colpevole, si finge un malavitoso e comincia a indagare e muovere le sue pedine. Sarà vendetta, ovvio. Dirige John Irvin.
Il divo di Paolo Sorrentino, Rai Movie, ore 23:30.
Alien (The Director’s Cut) di Rdley Scott, Rai 4, ore 23:46.
22 Minutes, canale 20, ore 0:22.
Arma letale 2, Iris, ore 0:39.
Continuano le (dis)avventure della strana coppia di poliziotti Mel Gibson-Danny Glover. Film feticcio degli anni Ottanta.
Kickboxer, il nuovo guerriero, Tv8, ore 0:50.
La setta di Michele Soavim, Cine34, ore 0:59.
Firmato da un piccolo grande maestro dell’horror italico quale Michele Soavi, un film de’ paura del 1991 con una setta assassina che vuole (ri)mettere al mondo l’Anticristo, dunque adocchia una ragazza perché rimanga incinta del demoniaco essere. Insomma, un Rosemary’s Baby tardivo de’ noantri, però girato da Soavi con classe e senso dello stile. Dario Argento produce e fornisce il suo marchio di fabbrica.
L’arbitro di Paolo Zucca, Rai Movie, ore 3:20. Anche su RaiPlay.

Un film raro stasera in tv: LO SCHIAVO DELLA VIOLENZA (Ho sposato un comunista) di Robert Stevenson – giov. 26 marzo 2020, tv in chiaro

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Lo schiavo della violenza (I Married a Communist – The Woman on Pier 13) di Robert Stevenson, Rete Capri (122 dtt), ore 21:00. Giovedì 26 gennaio 2020.
Da vedere assolutamente e nonperché sia un capolavoro, anzi. Ma ci sono casi come questo in cui la visione diventa obbligatoria per come un film risce a dirci del suo tempo, a raccontarci l’extrafilmico, il reale storico, il contesto e il clima in cui è sato generato. Se il titolo italiano, anodino e anonimo, niente ci dice, è invece assai eloquente quello con cui questo film prodotto dal leggendario Howard Hughes uscì la prima volta insala, nel 1949: I Married a Communist, Ho sposato un comunista. Titolo che, dopo il clamoroso insuccesso delle anteprime, sarebbe stato successivamente cambiato in La donna del molo 13. Siamo alla fine degli anni Quaranta, la guerra fredda è ormai in corso e intossica menti e anime anche degli americani meglio intenzionati, la commissione governativa preposta a sorvegliare e reprimere “le attività antiamericane” – leggasi comuniste e pro-sovietiche – lavora a pieno ritmo, anche se il senatore Joseph McCarthy non è ancora sceso in campo (lo farà nel 1952). Sicché ecco film di propaganda come questo in cui si agita lo spettro rosso e si inocula nel pubblico il cliché del nemico comunista e sovietizzante che lavora nell’ombra per scardinare la democrazia americana e spianare la strada al trionfo bolscevico planetario. Lo schiavo della violenza ne è un prodotto esemplae e come tale va visto, per i meccanismi comunicativi e di persuasione che mette in atto, per come cala una crociata ideologica dentro una struttura e macchina narrativa a alta efficacia (almeno nelle intenzioni).
Si mutuano i modi e le ombre cupissime del noir (del resto produce RKO, la casa massimamente specializzata nel genere) per un’operazione di pedagogia e indottrinamento di massa, raccontando di un giovane uomo felicemente sppsato e assai impegnato nell’attività sindacale ma dal torbido passato. Quando apparteneva a una cellula comunista aveva comesso, su ordine del capo, un delitto politico. Per poi pentirsene, uscire dal gruppo e icominciare una nuova vita. Ma adesso ecco spuntare un compagmo di allora che gli ingiunge di riprendere l’attoività clandestina se non vuole che la sua colpa venga rivelata. E comincia una complicata e tesisissima storia non priva di sottotrame amorose e con abbondanti colpi di scena. Robert Ryan, che poi vedremo in infiniti western e bellici, è l’ex comunista sotto ricatto. Il film fu rifiutato da molti registi cui era stato proposto, tra cui Joseph Losey. Accettò Robert Stevenson. Dice qualcosa? Ma sì, il regista di Mary Poppins.

16 film stasera in tv (giovedì 26 marzo 2020, tv in chiaro)

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L’avventura del Poseidon

Veloce come il vento

Cliccare il link per la recensione di questo sito.

Lo schiavo della violenza (I Married a Communist – The Woman on Pier 13) di Robert Stevenson, Rete Capri, ore 21:00.
Tutta colpa del Paradiso di Francesco Nuti, Cine34, ore 21:09.
Serata Francesco Nuti con due suoi film su Cine34. Si comincia con uno dei successi maximi dell’attore-regista, starring Nuti e Ornella Muti. Ma è più interessante il secondo film, OcchioPinocchio, il grande sogno infranto del suo autore.
Veloce come il vento di Matteo Rovere, Rai Movie, ore 21:10.
Indiana Jones e l’ultima crociata di Steven Spielberg, Iris, ore 21:10.
Il meno riuscito della tetralogia di Indiana Jones. Allora sembrò fiacco e inutilmente ripetitivo, oggi chissà, grazie all’effetto nostalgia potrebbe guadagnarci. Difficile comunque anche accettare, per questioni anagrafiche, Sean Connery come padre di Harrison Ford, già allora non proprio un virgulto.
Matrix Reloaded delle sorelle Wachowski, canale 20, ore 21:11.
Hunger Games: il canto della rivolta – parte 1, Italia 2, ore 21:20.
Next di Lee Tamahori, Italia 1, ore 21:28.
Nicolas Cage ha il dono della profezia, di uno sgardo che scandaglia il futuro. Diventerà una preda dei poteri forti. Da Philip K. Dick. Purtroppo dirige Lee Tamahori, e ogni finezza va perduta.
Quo Vado? con Checco Zalone, Canale 5, ore 21:39.
Ma Mère di Christophe Honoré, Cielo, ore 23:00.
OcchioPinocchio di Francesco Nuti, Cine34, ore 23:08.
Enorme flop, OcchioPinocchio è I cancelli del cielo del nostro cinema, uno di quei film-catastrofe che cambiano la vita e il destino di un attore, di un regista, di un produttore. Francesco Nuti, protagonista e autore, è uscito sgualcito e distrutto da questa esperienza, e da allora non è più stato Nuti. Altissimi costi di produzione (si dice oltre i 20 miliardi delle vecchie lire), un set travagliato e percorso da nevrosi di ogni tipo, tempi di lavorazione smisuratamente dilatati. Quando finalmente nel 1994 OcchioPinocchio esce, delude i tradizionali fans di Nuti. Non piace questa ambiziosa rilettura-riattualizzazione di Pinocchio (che al cinema non porta bene, vedi anche il caso di Benigni), con un ragazzo strappato al suo piccolo mondo italiano da un ricco padre americano di cui non conosceva l’esistenza e che, immerso nell’alta finanza Usa, si spaventa e scappa. Vagabondando on the road incontrerà persone e personaggi che sono quelli del vecchio Pinocchio ma contemporaneizzati, come un Lucignolo donna che si chiama Lucy Light ed è una bravissima Chiara Caselli, la nota migliore e più luminosa di questo film cupo, notturno, depresso. A suo modo, anche nel fallimento, OcchioPinocchio resta qualcosa di grandioso, di titanico e unico per il nostro cinema bonsai. La storia del film, e della perdita che ne ha subito Nuti, è molto interessante, molto più interessante del film stesso. Una storia poderosa che qualcuno dovrebbe indagare, ricostruire, raccontare, magari filmare.
Alex Cross – La memoria del crimine, Rai Movie, ore 23:10.
Il sesto senso di Night M. Shyamalan, Italia 1, ore 23:26.
Indiana Jones e il tempio maledetto di Steven Spielberg, Iris, ore 23:34.
Maladonna di Bruno Gaburro, Cielo, ore 0:35.
Consigliatissimo da Marco Giusti, l’enciclopedista-classificatore del nostro cinema bis. Grande performance dopo Malombra della signora del nostro pornosoft, Paola Senatore. Che sarebbe poi passata all’hard, anche per via di guai personali e giudiziari che ne avevano assai complicato la carriera.
I figli della notte di Andrea De Sica, Rai 2, ore 0:45.
L’avventura del Poseidon di Ronald Neame, Rai Movie, ore 0:50. Anche su RaiPlay.

Film stasera in tv: IL TRAPEZIO DELLA VITA di Douglas Sirk (lun. 13 luglio 2020, tv in chiaro)

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Il trapezio della vita di Douglas Sirk, Rete Capri (122 dtt), ore 21:00.
Continuo a segnalare i film trasmessi da Rete Capri, nonostante che la qualità della messa in onda sia spesso (quasi sempre) disastrosaa, soprattutto per via del formato sbagliato. Stavolta eccomi qua, ostinato, con un titolo raro e importante. Mai citato tra i film massimi di Douglas Sirk, signore incontrastato del melodramma hollywoodiano anni Cinquanta (con qualche incursione nei Sessanta), cineasta di rigerimento per gente come Fassbinder e Almodovar, e scusate se è poco. Eppure Il trapezio della vita, anno 1957, è puro Sirk nel suo intrecciare vite e tormenti ai giochi, ciechi e spietatissimi, del destino, nelle sue accensioni e tensioni d’amore spente dalla dura realtà. Tratto nientedimeno che da un romanzo di William Faulkner, Pylon, fu alla sua uscita assai maltratto dai cirtici e poco amato dal pubblico. Ovviamente riscoperto poi sull’onda dela Sirk-renaissance quale opera esemplare del suo autore.
Primi anni Trenta: nell’America della grande depressione un reporter – è l’attore feticcio di Sirk, Rock Hudson – si appassiona alle storie e alle imprese di un ex asso dell’aviazione della prima guerra mondiale, ora ridotto a esibirsi in un triste circuito di provincia con il suo aereo. Lo accompagnano la moglie, il cui ruolo nello spettacolo di famiglia è di paracadutarsi acrobaticamente dal velivolo in evoluzione, e un meccanico più che amico della coppia. Assai legato alla signora, invece trascuratissima dal consorte eroe dell’aria. Ci sono tutte le premesse di un mélo irresistibile. Aggiungeteci l’attrazione tra reporter e signora e i continui pericoli corsi dai due coniugi-acrobati del volo. Aggiungeteci un milionario cui il pilota promette quello che mai avrebbe dovuto promettere in cambio di un nuovo aereo. Tutte le traiettorie e le contraddizioni convergeranno verso l’inevitabile punto critico. Stavolta Sirk rinuncia al suo accesissimo technicolor per girare in rigoroso bianco e nero. Accanto a Rock Hudson, Dorothy Malone e Robert Stark.

Un film da non perdere stasera in tv: OMBRE MALESI di Wiilliam Wyler (ven. 15 maggio 2020)

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Ombre malesi (The Letter) di William Wyler (1939), Rete Capri, ore 21:00. Venerdì 15 maggio 2020.
theleter-2Melodramma in nero di quelli che non si fanno più, non si possono più fare – che volete, son cambiati i tempi e pure la sensibilità collettiva -, e che hanno contribuito alla grandezza di Hollywood come pochi. Con al centro la stella assoluta del genere, almeno in quegli anni (il film è del 1940), ovvero Bette Davis, i suoi grandi e inconfondibili occhi, la sua bocca sempre ambiguamente e aristocraticamente piegata. Ambiguissimo personaggio è quello che interpreta in Ombre malesi, film diretto da uno dei molti viaggiatori (unidirezionali) sull’asse Europa-Hollywood, il disincantato William Wyler. Tratto da un libro e poi da un play di Somerset Maugham, si colloca in ambienti colonial-imperial-britannici come molte cose scritte Maugham, uno capace come pochi di escogitare intrighi e di immettervi veleni e doppiezze di ogni tipo. Leslie è la moglie di un proprietario inglese di piantagioni di caucciù laggiù in Malesia, a Singapore. Un giorno spara a un amico di famiglia e lo ammazza. Mi voleva violentare, mi sono dovuta difendere, proclama lei. Ma scopriremo che poco prima lei aveva scritto una lettera alla vittima, che dunque tra i due c’era qualcosa, che il delitto potrebbe essere stato, per un qualche motivo, da lei premeditato. Il film è la narrazione di come far emergere la colpa di Leslie, e di come passare dal sospetto alla prova. Una meraviglia che arriva direttamente dalla Golden Age di Hollywood e ce ne porta tutto il sapore. Un mucchio di candidature all’Oscar, e per Bette Davis fu la quarta. Herbert Marshall è il marito.

26 film stasera in tv (venerdì 15 maggio 2020, tv in chiaro)

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Su Rai 3 non ci sarà Euforia di Valeria Golino, come precedentemente annunciato, ma, in ricordo di Enzo Bosso, Che storia è la musica.

Tutti i soldi del mondo

Innamorarsi

Cliccare il link per la recensione di questo sito. Attenzione: alcune schede possono riferirsi a una precedente messa in onda.

Ombre malesi (The Letter)
di William Wyler, Rete Capri, ore 21:00.
Qualcosa di buono di George C. Wolfe, Rai Movie, ore 21:10.
Pianista di successo ammalata di SLA troverà in una ragazza fin troppo esuberante e ingenua il perfetto, complementare altro-da-sé con cui affrontare la malattia e il declino. Inscrivibile nel genere ‘malattia incurabile’, chissà perché assai rigoglioso negli anni Duemila (antropologi e psicologi di massa indaghino). Con Hilary Swank e Emmy Rossum.
The River Wild – Il fiume della paura di Mark Rydell, Iris, ore 21:10.
L’insegnante balla… con tutta la classe di Giuliano Carnimeo, Cine34, ore 21:10.
Ah, Cine34. Che ci ingannò con un primo giorno di programmazione tutta dedicata a Fellini per poi virare subitaneo sui B- e Z-movie italiani di ogni possibile genere e de-genere. Spesso ignoti fondi di magazzino invisibili da decenni. Stasera si va – ancora! – di erotici anni Settanta. L’insegnante che qui balla è Nadia Cassini, dal leggendauo lato B. Con lei Alvaro Vitali, Lino Banfi, RenzoMontagnani, la crème de la crème della nostra sexploitation.
Il mio grosso grasso matrimonio greco 2, la5, ore 21.14.
Banana di Andrea Jublin, Tv 2000, ore 21:16.
Film italiano piccolo e indipendente del 2015. Con un ragazzino innamorato di una compagna di clase e disposto a tutto per salvarla dalle grinfie di una prof che la vorrebbe bocciare. Intorno, adulti e quasi adulti in preda a varie crisi di nervi. Un mondo abbastanza malato cui la determinazione vitalistica del protagnista fa da reagente e elemento di contrasto.
Identità di James Mangold, Rai 4, ore 21:20.
La bonne di Salvatore Samperi, Cielo, ore 21:20.
Soft-core (molto soft) anni Ottanta di Salvatore Samperi, una storia di amore lesbico tra una signora e la sua bonne, una ragazza venuta dalla campagna. Il motivo di culto è che la bonne Katrine Michelsen poi approderà alla corte di Lars Von Trier girando con lui il disturbante Idioti.
Tutti i soldi del mondo di Ridley Scott, Rai 1, ore 21:25.
Fire with Fire, Spike, ore 21:30.
Un giovane vigile del fuoco assiste a una rapina con barbaro,duplice omicidio: testimonierà ccontro il copoevole ma, per difendersi dalle sua minacce, sarà costretto a entrare in un programma di protezione. E a stravolgere la sua vita. Crime attento più alle ricadute psicologiche sul suo protagonista che all’action adrenalinico. Con Josh Duhamel, Bruce Willis e Rosario Dawson.
22 Minutes di Vasily Serikov, Italia 1, ore 21:30.
Ecco lingua d’argento di Mauro Ivaldi, Cine34, ore 22:50.
Definitiva affermazione di Carmen Villani, già cantante pop di gran bravura (mai abbastanza apprezzata), quale star del nostro cinema erotico anni Settanta. Dirige il marito Mauro Ivaldi, come il precedente Villani-movie L’amica di mia madre. In una vacanza a Djerba, Tunisia. due uomini e due donne. Combinazioni nude di vario tipo. Con  un’altra diva della nostra sexploitation, Nadia Cassini.
Scemo & più scemo di Peter Farrelly, Italia 2, ore 22:51.
Diretto da uno dei due fratelli Farrelly, una di quelle farsacce che hanno reso grande e, ebbene sì, immortale Jim Carrey (e la sua inquietante maschera). Ennesima variazione sull’archetipo dell’innocente deficiente o, se proprio vogliamo nobilitare la categoria dello schlemiel risalente alla tradizione Yiddish. Qui un ignaro Carrey si ritrova per le mani una valigetta scottante assai, visto che contiene il riscatto di un sequesto. Lui e l’ancora più sciocco tizio che abita con lui diveneteranno, ovvio, il bersaglio della banda. Odissea della dabbenaggine di enorme successo. Degno compare di Carrey è Jeff Daniels. Scemo & più scemo è del 1994: un quarto di secolo dopo Farrelly si rifarà l’immagine realizzando un film-Oscar, Green Book.
Il tuo ultimo sguardo (The Last Face) di Sean Penn, Rai Movie, ore 22:55.
Bus 657, canale 20, ore 22:59.
L’altro De Niro, quello di film minori, spesso irrimediabilmente qualunque se non addirittura inguardabili. Perché lo fa?, e non ditemi che è pura questione di soldi, non ci credo, azzardo che possa trattarsi piutsto di oscuro bisogno di espiare la troppa gloria, di sfugggire alla stucchevole monumentalizzazione in vita. Qui è un lavoratore di un casinò che, bisognoso di soldi per poter curare la figlia malata, accetta la proposta di rapinare le casse della casa da gioco. Naturalmente niente andrà come previsto.
A Better Tomorrow II di John Woo, 7Gold, ore 23:00.
Pitch Black, Italia 1, ore 23:06.
Il primo – anno 2000 – della fantascientifica e pure orrorifica saga delle Cronache di Riddick, con Vin Diesel quale (super)eroico peotagonista. I Diesel-addict (ci sono, come no) non se lo perdano
Hong Kong, colpo su colpo di Tsui Hark, Rai 4, ore 23:43.
Innamorarsi di Ulu Grosbard, Iris, ore 23:15.
Chi se lo ricorda più? Eppure in quel 1985 commosse legioni di spettatori e soprattutto (sarà sessismo sottolinearlo?) spettatrici. Siamo sempre dalle parti dell’immarcescibile genere ‘Un uomo, una donna’, esistenze qualunque che si incrociano e si fanno inestricabili. L’eterna rom-com qui aggiornata agli anni Ottanta, intrisa di quel realismo che la New Hollywood aveva imposto nella decade precedente. E però, romanticismo signorile e chic, mica ‘da serve’ (cit. Gianni Agnelli), senza derive sentimentalistiche. Con Meryl Streep e Robert De Niro, di nuovo insieme dopo il mitologico Cacciatore di Cimino. Dirige Ulu Grosbard. In Italia fu un successo clamoroso (suscitò fremiti di orgoglio nazionale che i due si incontrassero all’italica Libreria Rizzoli di Manhattan).
Amori in città… e tradimenti in campagna di Peter Chelsom, canale 5, ore 0:10.
Indecente titolo italiano dell’originale Town & Country. Commedia del 2001 indecisa tra il egistro brillante e quello crepuscolare, con un cast da paura. Protagonista un wWarren Beattyin piena crisi da età (più che) matura: matrimonio ormai allo stato di decrepitezza, ansia di sentirsi ancora efficiente e vincente sul mercato della seduzione, ed ecco avventure e disavventure con altre donne. Si rivede la coppia Warren Beatty-Diane Keaton, come ai tempi gloriosi di Reds, ed è l’unico motivo per darre un’occhiata a questo film. Con loro Goldie Hawn, Andie MacDowell, Charlton Heston, Nastassja Kinski, Disasstro a  tutti i botteghini del mondo.
Peccati in famiglia di Bruno Gaburro, Cine34, ore 0:26.
Erotico all’italiana del 1975, con una qualche ambizione ‘di denuncia’ e di rango superiore alla media, del genere pubbliche virtù e vizi privati di famiglia. Escalation (ogni allusione al film di Roberto Faenza è voluta) di un ambizioso quanto procace giovanotto che, passando dai letti di tutte le donne di una villona, riesce a diventare l’erede e il padrone dopo la morte, abilmente procurata, del ricco zio. Con Michele Placido, la di lui allora moglie Simonetta Stefanelli, Juliette Mayniel (mamma di Alessandro Gasssmann), Jenny Tamburi, Renzo Montagnani.
Across the Universe di Julie Taymor, la7d, ore 0:50.
Dad – Papà, Iris, ore 1:06.
Un figlio torna dal vecchio padre ricoverato in ospedale. Un lacrima-movie del 1989 di suo abbastanza dimenticabile, se non fosse per la presenza di Jack Lemmon nei panni del genitore che scopre, attraverso la malattia, la libertà della follia (o la follia come libertà). E allora, giù il cappello e massimo rispetto,
Ti presento la mia ragazza – Windsurf, Rai Movie, ore 1:15.
Lei, poliziotta, lo arresta per sbaglio. Poi, chiarito l’equivoco, se ne innamora, ricambiato. Ed è l’avvio di un film inclassificabile e pressoché irraccontabile made in Korea del 2004, strepitosissimo successo in patria. E che la bizzatrra storia d’amore degli inizi sconfina poi nel supernatural, ri-usando e ri-attraversando miti della cultura orientale. Sorprendente, come spesso la cinematografia coreana, cda oltre due decenni una delle piùvitali e migliori del mondo.
A Ciambra di Jonas Carpignano, Rai 3/Fuori Orario, ore 1:25. Venerdì 15 maggio 2020. Prima visione tv.
Diario di un maestro (prima e seconda parte) di Vittori De Seta, rai3/Fuori Orario, ore 3:10. Venerdì 15 maggio 2020.

Stasera in tv un mélo di George Cukor: VOLTO DI DONNA con Joan Crawford (sabato 1 agosto 2020)

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Volto di donna di George Cukor, Rete Capri (122 dtt), ore 21:00. Sabato 1 agosto 2020.Schermata 2015-04-01 alle 14.53.26Uno di quei melodrammi cupi e flamboyant che fecero di Joan Crawford l’icona che sappiamo, e tuttora persistente i nostri immaginari. Una Crawford alle prese – siamo nel 1941 – con uno dei suoi personaggi più complessi, contorti, stratificati, in un film che, con la regia dello specialista in storie femminili e gran direttore d’attrici George Cukor, è il remake hollywoodiano di un torbidissimo mélo scandinavo che pochi anni prima aveva lanciato Ingrid Bergman. Siamo a Stoccolma, Anna Holm è sotto processo con l’accusa di aver assassinato un uomo di nome Erik Barring. Man mano che il confronto in aula procede, assistiamo per flashback alla storia drammaticissima di Anna. Rimasta da piccola deturpata nella parte destra del viso in un incendio, impossibilitata a una vita normale, si lega all’ambiguo e criminale Erik cercando per lui vittime da ricattare. In questa attività si imbatterà in una signora con amante, moglie di un chirurgo plastico al quale minaccia di denunciarla. Ma il buon dottore, conoscendo Anna, la convince a sottoporsi a un intervento che le restituirà il suo viso. Molto altro succederà e seguirà, per via dell’avidità e forse l’innata malvagità del diabolico Erik. Il quale è interpretato dal grandissimo Conrad Veidt, emblema del cinema espressionista, il meraviglioso e inquietante sonnambulo Cesare del Gabinetto del dottor Caligari. È lui, insieme a una Joan Crawford che non ha paura di mostrarsi con la faccia devastata, a siglare questo film, a riannodarlo alla grande stagione del cinema di Weimar, a dargli ombre e profondità e abissi.

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Film stasera in tv: ARRIVÒ L’ALBA di Delmer Daves (giovedì 6 agosto 2020)

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Arrivò l’alba (Never Let Me Go) di Delmer Daves, Rete Capri, ore 21:00. Giovedì 6 agosto 2020..

L’amore ai tempi della guerra fredda e di quella che Winston Churchill per primo chiamò cortina di ferro. Un film – anno 1953 – un po’ di propaganda antisovietica e un po’ classicissimo melodramma hollywoodiano che dalla contrapposizione Est-Ovest prende spunto per una storia con molte lacrime di amanti separati. Dalla Politica, dalla Storia, dal Comunismo. Il corrispondente da Mosca di un quotidianao americano (attenzione, è il glorioso Clark Gable: massimo rispetto) si innamora, ricambiatissimo, di una ballerina classica russa. Che è poi Gene Tierney, una delle donne dello schermo più belle di sempre, e cosa mai volete che importi se come moscovita è alquanto improbabile. La sposerà nell’ambasciata Usa, e sarà l’inizio di parecchi guai. Maya, questo il nome della signora, sarà trattenuta in Russia dalla malvage autorità sovietiche quando lui dovrà tornarsene in casa. Analoga sorte toccherà alla moglie russa di un tecnico inglese loro amico. Ma i due maschi, tornati all’Ovest senza le amate, metteranno a punto un rischiosissimo piano per varcare la cortina da ferro e portarsele via. Alla regia lo specialista in mélo Delmer Daves, quello, per intenderci, del successivo Scandalo al sole.

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Film-capolavoro stasera in tv: GIUNGLA D’ASFALTO di John Huston (lun. 10 agosto 2020)

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Giungla d’asfalto di John Huston, Rete Capri (122 dtt), ore 21:00. Lunedì 10 agosto 2020.
Avvertenza. Spesso Rete Capri manda in onda i suoi film nel formato sbagliato, con conseguente distorsione dell’immagine. Speriamo che stasera non sia così.
Annex - Hayden, Sterling (Asphalt Jungle, The)_03Schermata 2015-04-11 alle 10.52.50Classico, classicissimo. Da storia del cinema, ecco. E però mica da guardare reverenti, perché John Huston, che sta dietro alla macchina da presa, con quel suo tocco robusto e anche spiccio da raccontastorie che non si perde in ciance, fa di tutto per avvicinarci al film, ai suoi personaggi. Film destinato a diventare l’archetipo e il paradigma di ogni successivo heist e caper movie, il genere con furto-rapina e banda in azione. Del 1950, però invecchiato benissimo, Giungla d’asfalto (che gran titolo! e difatti diventato proverbiale) ci racconta di come uno scassinatore appena uscito di galera metta insieme un gruppo di specialisti con lo scopo di dare l’assalto a una gioielleria. Ma non andrà come previsto, tutto si ribalterà, secondo le ferree regole del genere, e sarà un massacro. Con un incombente senso di sconfitta e di illusioni perdute che ne fa (anche) una riflessione sul destino e lo issa dalle parti del capo d’opera. Il meraviglioso Sterling Hayden, bello e virile come nessuno (solo Gary Cooper gli può stare alla pari), uno che dal cinema ha avuto meno di quanto meritasse, fa suo il film. E poi Sam Jaffe, James Whitmore e, attenzione, una Marilyn Monroe giovanissima e non ancora star.

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19 film stasera in tv (lunedì 10 agosto 2020, tv in chiaro)

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Quella casa nel bosco

Il pescatore di sogni

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Giungla d’asfalto di John Huston, Rete Capri, ore 21:00.
Quella casa nel bosco di Drew Goddard, canale 20, ore 21:05.
Silverado di Lawrence Kasdan, Rai Movie, ore 21:10.
Il pescatore di sogni di Lasse Hallstrom, la5, ore 21:10.
Fratello Sole sorella Luna di Franco Zeffirelli, Tv2000, ore 21:13.
I Goonies di Richard Donner, Iris, ore 21:14.
Culto tuttora resistente per chi fu infante negli anni Ottanta, uno di quei film che scatenano irrefreabili nostalgie generazionali. Un gruppo di ragazzini cerca di mettere le mani su un tesoro seguendo le indicazioni di una vecchia mappa in soagnolo: lo impiegheranno per bloccare le mire di un grupo di speculatori sul loro quartiere (vogliono farci uncampo da golf). E comincia l’avventura, tra cattivi (che non sono solo gli soeculatori), galeoni spagnoli, scheletir di pirati. Naturalmente a produrre il film (anno 1985, diretto dal Ricahrd Donner di Ladyhawke e Arma letale) è Seven Spielberg, il padre-patriarca di tutto l’immaginario fiabesco-avventuroso-neoinfantile degli ultimi decenni hollywoodiani.
La ragazza che giocava col fuoco, Cielo, ore 21:20.
Cineversione scandinava di uno dei romanzi di Stieg Larsson. Con Noomi Rapace tuttora insuperata Lisbeth Salander.
Ippocrate di Thomas Lilti, Rai 3, ore 21:20.
La fine del mondo di Edgar Wright, Italia 2, ore 21:20.
Il paradiso all’improvviso di Leonardo Pieraccioni, canale 5, ore 21:22.
Pieraccioni. E non occorre aggiungere altro.
Codice Mercury, Rete 4, ore 21:25.
Un bambino autistico in pericolo (ha decifrato un codice fondamentale per la sicurezza nazionale e hanno deciso di eliminarlo), un agente Fbi che decide di proteggerlo dall’invisibile nemico. Con Bruce Willis.
I sogni segreti di Walter Mitty di Ben Stiller, Nove, ore 21:35.
La Santa di Cosimo Alemà, Rai 5, ore 22:15. Anche su RaiPlay.
22 Minutes, canale 20, ore 23:12.
Indio Black, sai ch ti dico: sei un gran figlio di… di Gianfranco Parolini, Rai Movie, ore 23:30. Anche su RaiPlay.
Avete in mente quando in C’era una volta… a Hollywood il divo in decadenza Rick Dalton (Di Caprio) se ne vola a Roma a girare qualche spaghetti western allo scopo di risollevare una pericolante carriera? Ecco, era il 1970 quando il carico di gloria ma ormai non più così all’apice Yul Brinner arriva in Italia per girare questo western. Dov’è un avventuriero che dà una mano decisiva a un gruppo di rivoluzionari messicani (siamo ai tempi della ribellione contro l’imperatore Massimiliano venuto dall’Europa) per recuperare un carico d’oro.
Corda tesa di Clint Eastwood, Rete 4, ore 23:55.
Hard Luck. Uno strano scherzo del destino di Mario Van Peebles, Paramount Nework, ore 1:00.
Figlio di Melvin, uno degli autori-re della gloriosa blackploitation anni Sessanta-Settanta, Mario Van Peebles irruppe clamorosamente come regista nel sistema-cinema americano con New Jack City, anno 1991: iper realistico e durissimo ritratto delle comunità nere travolte e devastate dall’arrivo del crack e dagli spietati narcoboss. Sembrava l’inizio di una folgorante carriera, ma MVP non si sarebbe mai più ripetuto agli stessi livelli. Ha continuato a fare film ma senza più quella forza, compreso questo strano Hard Luck del 2006, dove mescola registri e generi diversi come il crime, la commedia, l’horror. Uno spacciatore (Wesley Snipes) vorrebbe cambiare vita ma non ce la fa: resterà invischiato in una partita assai pericolosa dove bande di poliziotti corrotti si scontrano e si azzannano e serial killer pervertiti si danno molto da fare. Ri-apparizione di culto: la Cybill Shepherd di L’ultimo spettacolo, Daisy Miller e Taxi Driver.
Takers, Rai Movie, ore 1:20.
Heist movie del 2010 che mette in campo un bel cast giovanottesco e muscolare, in testa il compianto Paul Walker e un Idris Elba in rampa di lancio. Una banda di abilissimi (e decisi a tutto) rapinatori sta preparando il solito Grande Colpo, cerca di intercettarli Matt Dillon. Cè anche quell’incanto di Zoe Saldana.
Scream di Wes Craven, Iris, ore 1:40.

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