La rosa tatuata di Daniel Mann, Oscar a Anna Magnani, Rete Capri (66 dt), ore 21,00. Venerdì 29 giugno 2018.
Chi l’ha visto? Sempre citato come il fim (americano) che portò all’Oscar Anna Magnani, eppure credo che pochi possano dire di conoscerlo davvero. Si può rimediare alla lacuna stasera su Rete Capri che, nonostante la balordaggine di certe sue messe in onda (formati sbagliati, ad esempio), resta la sola a rispolverare il cinema del passato, e anche del passato lontano. Sull’onda dei successi neorealisti che l’hanno fata conoscere dappertutto, Magnani sbarca a Hollywood a metàanni ’50 dove le cuciono su misura questo film scritto pensando a lei da Tennessee Williams, e già l’incontro tra i due è cosa memorabile, da storia del cinema. Dirige Daniel Mann, ma a stabilire il clima interno della storia, torrido, stillante sessualità repressa e sudata, è naturalmente il drammaturgo di Un tram che si chiama desiderio. Magnai è Serafina Delle Rose, immigrata siciliana negli Usa sposata a un camionista. Che morirà in un incidente lasciandola sola con la figlia. Serafina dovrà affrontare un mondo diverso da quello da cui proviene, con un’altra morale, un altro senso del vizio e della virtù, e sarà difficile. Conoscerà un altro camionista, e l’Eros riesploderà. Ci sono dentro tuti i cliché dell’Italia e degli italiani visti dall’America, e però c’è Anna Magnani a incarnarli e attraversarli tutti e a portarli al punto di disintegrazione con quella carica furente che solo lei. Le tiene testa il macho Burt Lancaster quale camionista numero 2. La figlia Rosa Delle Rose (pazzesco, ma l’immensità di Tennessee Williams che si nutre di kitsch e lo sublima la si vede anche da dettagli come questi) è Marisa Pavan, sorella di Anna Maria Pierangeli che allora – siamo nel 1955 – era una quasi-diva a Hollywood.
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Il film imperdibile stasera in tv: LA ROSA TATUATA, Oscar a Anna Magnani (ven. 28 giugno 2018, tv in chiaro)
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