
Come la prima volta

Scusate se esisto!

In Time
Cliccare il link per la recensione di questo blog. Alcune si riferiscono a precedeti messe in onda.
Furia di Fritz Lang, Rete Capri (66 dt), ore 21,00.
In Time di Andrew Niccol, 20, ore 21,00.
Distopico decisamente buono di un regista discontinuo ma spesso interessante come Andrew Niccol. Che stavolta mette in scena un inquietante nostro domani prossimo e possibile dove è il tempo il massimo valore, la merce più ambita. Perché ognuno ha in dotazione alla nascita 25 anni, scaduti i quali implode, muore: un patrimonio che può decidere di spendere come vuole, ma che può anche incrementare secondo metodi accuratamente codificati e regolati dalle supreme autorità. Me lo ricordo niente male, anche visivamente interessante, in un’America dei margini e della provincia dominata dalla gessosità del cemento. Con Amanda Seyfried e Justin Timberlake.
Gli uomini della terra selvaggia di Delmer Daves, Iris, ore 21,00.
One Day di Lone Scherfig,Rai Movie, ore 21,10.
Come la prima volta, Rai 5, ore 21,15.
Dramedy Usa indipendente, alieno da ogni facile spettacolarità, più virato sui toni intimistici e le penombre psivologiche. Storia di Amy, anni 35, neodivorziata, che con tutti i segni addosso di una fine matrimonio è costretta a tornare a vivere dai genitori. Rischiando la regressione adolescenziale e la repressione. Conoscerà un ragazzo di 19 anni, con qualche, e più di qualche, problema, specie con la madre convinta che sia gay. Con lui, nome Jeremy, sarà per Amy una strana storia di amore, o ai confini dell’amore. Dirige Rodd Louiso. Setimenti intelligenti. Da vedere.
Jackie Brown di Quentin Tarantino, Spike, ore 21,15.
Gli ammutinati del Bounty di Lewis Milestone, La7, ore 21,15.
Step up 4 Revolution, Italia 1, ore 21,15.
La vita di Adèle di Abdellatif Kéchiche, Cielo, ore 21,20.
Scusate se esisto con Paola Cortellesi, Rai 1, ore 21,25.
Paola Cortellesi-movie diretto al solito dal marito Riccardo Milani. L’architetto Serena ha la cattiva idea di tornare dopo anni di successi all’estero a lavorare in Italia: rischierà disoccupazione e sottoccupazione, ovvio. Sicché dovrà fingersi un uomo per concorrere a un’importante commessa pubblica. Ma intanto ha conosciuto Francesco, spaccacuori per cui lei perde la testa. Ma Francesco è gay. Seguono giochi delle parti e qui pro quo e equivoci. Si ride abbastanza, perché Cortellesi, si sa, è bravissima, anche se un filo debordante. Lui è Raoul Bova, che si diverte a frantumare la sua immagine di macho.
Il tempo delle mele, Tv8, ore 21,25.
Tutti insieme appassionatamente di Robert Wise, Nove, ore 21,30.
French Kiss, Rai 3, ore 21,30.
Orfeo negro di Marcel Camus, Rete Capri (66 dt), ore 22,30.
Chef, Rai Movie, ore 22,55.
I guerrieri della notte di Walter Hill, Spike, ore 23,00.
Spiral – Giochi di potere, Mediaset Italia 2, ore 23,25.
Sappiamo poco, quasi niente, del cinema russo medio-mainstream, tutt’al più da quelel parti ci arrivano i film alto-autoriali da festival. Spiral, del 2014, è l’occasione per dare un’occhiata a un action made in Moscow. Un govane programmatore sbarcato nella capitale con il sogno di farcela con un software di sua invenzione si ritrova invece al centro di un gioco altamente rischioso. E la corsa per la sopravvivenza comincia.
Il tempo delle mele 2, Tv8,ore 23,30.
A Wong Foo – Grazie di tutto!, Julie Newmar, Rete 4, ore 23,30.
Distretto 13: le brigate della morte di John Carpenter, Italia 7 Gold, ore 23,30.
Young Guns, Cine Sony, ore 0,35.
Western anni Ottanta che da noi passò sotto silenzio, ma che negli Usa divenne un culto generazionale. Dove si racconta per l’ennesima volta la storia di Billy the Kid (e di Pat Garrett), rivista in chiave apertamente giovanilistica. Quasi un John Hughes-movie svoltato in western. Tant’è che il cast è pieno di ragazzi-star che poi avrebbero fatto strada, dai fratelli Emilio Estevez e Charlie Sheen a Kiefer Sutherland.
La disubbidienza, Rai Movie, ore 0,40.
Ad Aldo Lado dobbiamo almeno due cult degli anni Settanta, il tesissimo, quasi hanekiano (ma prima di Haneke) Il treno della notte e l’horror di climi mitteleuropei La corta notte delle bambole di vetro (lo adoro). Questo suo La disubbidienza, tratto nell’81 da un romanzo di Alberto Moravia, sfiora il genere softcore con qualche ambizione intellettualistica infilando severe ma non serie riflessioni su vizi e decadenze della borghesia. Venezia. Il ragazzo Luca rompe con la famiglia fascistissima e si fa partigiano. Mentre il suo romanzo di formazione si arricchisce di storie di sesso e amore con due donne. Che sono Stefania Sandrelli e Teresa Ann Savoy. Karl Zinny è Luca, l’immenso Mario Adorf il padre.
Mio zio Beniamino di Edouard Molinaro, Iris, ore 0,47.
Questo film dell’anno 1969 ci ricorda che Jacques Brel non fu solo l’introverso e nebbioso chansonnier che sappiamo, ma anche, nella seconda fase della sua carriera, un attore assai estroverso dedito a commedie sorridenti e divertite. Mon Oncle Benjamin, diretto dallo specialista Edouard Molinaro, è se ricordo bene il suo primo successo grande schermo. Con un Brel che mette a punto il personaggio del maschio sentimentalmente anarchico e irriducibile alla normalità casalinga che riprenderà in altri film. Pieno di debiti, Benjamin sta per sposare una riccastra che non ama. Ma sarà un’altra donna a domarlo. Con la truffautiana Claude Jade.
I fantastici 4, 20, ore 0,55.
Tra i meno apprezzati dei molti film tratti dai Marvel Comics, e però sempre un grande spettacolo. In missione nel cosmo, quattro astronauti si ritrovano nel mezzo di una tempesta energetica che ne modifica il patrimonio genetico, conferendo loro dei superpoteri. Diventeranno un team, i Fantastici 4, impegnati a lottare contro il male, qui incarnato dal dottor von Doom, che stava con loro a bordo dell’astronave e pure trasformato in essere dai superpoteri, però negativi e malvagi. Con Jessica Alba e il Chris Evans oggi Captain America.