Perdono di Ettore M. Fizzarotti, Capri Television (canale 66 dt), ore 21,00. Martedì 11 luglio 2017.
Avvertenza: la programazione di Rete Capri e del suo nuovo canale Capri Television può riservare sorprese rispetto a quanto annunciato sul sito. Quindi Perdono potrebbe anche non andare in onda ed essere sostituito da altro film. Cosa di cui questo blog non ha ovviamente alcuna responsabilità.
AGGIORNAMENTO: difatti noto adesso, ore 22,15, che il fim che Capri Television sta mandando in onda è sì Perdono, e però non il musicarello annunciato sul sito dell’emittente, ma il noir-mélo americano del 1952 dallo stesso titolo con protagonista Joan Crawford. Dal che si deduce che la stessa rete non sa esattamente cosa manderà in onda. Temo che dopo questo ennesimo episodio, smetterò di segnalare i film di Rete Capri e Capri Television.
Ecco, stasera, se Capri Television mantiene le sue promesse e non altera il palinsesto annunciato sul suo sito, finalmente si potrà dare un’occhiata a uno dei più famosi musicarelli degli anni Sessanta: un genere di cui molto si parla, ma che pochissimi conoscono per esperienza (e visione) diretta. Imbastire una narrazione, cucire un film intorno a una o più canzoni di successo del momento, o intorno a un cantante in quel momento all’apice, quindi ritenuto da produttori e autori in grado di convogliare ilpubblico in sala: così si costruiva un musicarello. Se il modello alto e ricco era quello degli Elvis Presley-movies, da noi il genere viene reinventato e rifondato al passaggio tra anni Cinquanta e Sessanta, quando una nuova generazione di cantanti rockeggianti e cosiddetti urlatori rottama clamorosamente quella melodica dei padri e delle madri (e delle zie). E sono piccoli ma epocali film come I ragazzi del juke boxe e Urlatori alla sbarra, con dietro la macchina da presa registi-outsider e non riconciliati quali Piero Vivarelli. Il genere muta rapidamente pelle e interpreti, adeguandosi al variare velocissimo delle mode musicali, proseguendo per più di dieci anni e toccando il culmine con Rita la zanzara e Non stuzzicate la zanzara di una Lina Wertmüller al servizio della superstar yé-yé Rita Pavone. Chi ha visto il recentissimo docu Nessuno ci può giudicare di Steve Della Casa e Chiara Ronchetti, che quella stagione e quei musicarelli ricostruisce attraverso spezzoni di film, contributi di protagonisti e testimoni, documenti d’epoca, si sarà fatto un’idea di cosa sia stato il fenomeno (e però il film di Della Casa, visto con gli occhi di chi quella stagione l’ha annusata se non proprio intensamente vissuta, è una delusione, col suo miscelare troppo disinvoltamente personaggi tra loro troppo distanti: come si fa, per dire, ad accostare un Toiny Dallara a Shel Shapiro? Che incarnano momenti del nostro pop molto lontani, perfino visioni musicali inconciliabili). Stasera dunque Perdono. Da un immane hit di Caterina Caselli, esplosa solo pochi mesi prima – era il 1966 – a Sanremo con Nessuno mi può giudicare. Si incarica dell’operazione Ettore M. Fizzarotti, reduce da tre musicarelli con Gianni Morandi e l’allora sua moglie Laura Efrikian. La quale torna anche qui, e con lei ecco Caterin Caselli e il tenebroso de’ noantri Fabrizio Moroni, divo dei fotoromanzi e teen idol dei più amati: i tre sono amici inseparabili che i fatti della vita rischiano di mettere in crisi. Succede che Caterina (Caselli) sfondi come cantante e che lui se ne innamori. Ma la buona Catwrina, sapendo che l’amica è da sempre pazza del moraccione, si tira da parte. Robuccia, però non priva di una sua grazia. A Nino Taranto e Gino Bramieri tocca incarnare la generazione degli adulti contrapposta a quella dei ragazzi e ragazzacci già in odore di conntestazione. E poi c’è Caselli che canta Perdono e altre cose. Da vedere senza troppi snobismi e con una certa indulgenza..
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Film stasera in tv: il musicarello PERDONO (mart. 11 luglio 2017, tv in chiaro)
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